martedì 8 marzo 2016

...per ciascuna di noi...

"Grazie a te, donna-madreche ti fai grembo dell'essere umano nella gioia e nel travaglio di un'esperienza unica, che ti rende sorriso di Dio per il bimbo che viene alla luce, ti fa guida dei suoi primi passi, sostegno della sua crescita, punto di riferimento nel successivo cammino della vita.

Grazie a te, donna-sposache unisci irrevocabilmente il tuo destino a quello di un uomo, in un rapporto di reciproco dono, a servizio della comunione e della vita.

Grazie a te, donna-figlia donna-sorella, che porti nel nucleo familiare e poi nel complesso della vita sociale le ricchezze della tua sensibilità, della tua intuizione, della tua generosità e della tua costanza.

Grazie a te, donna-lavoratriceimpegnata in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, culturale, artistica, politica, per l'indispensabile contributo che dai all'elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione e sentimento, ad una concezione della vita sempre aperta al senso del « mistero », alla edificazione di strutture economiche e politiche più ricche di umanità.

Grazie a te, donna-consacratache sull'esempio della più grande delle donne, la Madre di Cristo, Verbo incarnato, ti apri con docilità e fedeltà all'amore di Dio, aiutando la Chiesa e l'intera umanità a vivere nei confronti di Dio una risposta « sponsale », che esprime meravigliosamente la comunione che Egli vuole stabilire con la sua creatura.

Grazie a te, donnaper il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani."

tratto dalla lettera alle donne Giovanni Paolo II
Dal Vaticano, 29 giugno 1995, Solennità dei Santi Pietro e Paolo.

dal web

giovedì 3 dicembre 2015

In una giornata qualunque ...

Ogni tanto capita di accovacciarmi in ascolto alla periferia dell’anima.

Divento piccola, rannicchiandomi perché ho necessità di ripopolare la mente di parole piene.

giovedì 2 luglio 2015

Dello scrivere ... e dei ritorni ...

Tante cose in questi due anni sono accadute ...ed oggi  ritorno a scrivere !!!
...dedicando alla mia famiglia queste parole perchè possano essere traccia di un cammino che a volte fatica a riemergere ... torno a scrivere perchè era bello che qualcuno leggesse le mie storie e mi conoscesse un poco di più... torno a giocare con le parole per non perdere la capacità di guardare la Bellezza attraverso occhi diversi... e ritorno a fotografare.
Perchè c'è un qualcosa di meraviglioso e unico nell'immagine che mi ri-proietta nella realtà!!!

Che giochino le immagini, che tornino le storie, che vivano i racconti ... che si trasformino come per noi, uomini sempre in cammino.

venerdì 4 ottobre 2013

Di appuntamenti e di silenzi

E questa mattina di nuovo un dolore. Un dolore sordo dritto al cuore. Ci prepariamo, usciamo di casa. Solite corse ...e mi fiondo ad iniziare la giornata con le mille cose da sbrigare, con l'ansia di non arrivare in tempo dal medico ...che poi chi la sente!!! Di corsa di nuovo per un altro appuntamento. 
   Parto in anticipo per fortuna, non si sa mai il traffico ... Ecco che rimango bloccata in una strada di campagna per dei lavori in corso. Accendo l'autoradio, forse sono una fra le poche che in macchina non usa cd o usb..., parte la musica di Battisti. In punta di piedi passeggio fra quelle parole: "Emozioni" è la canzone. Il dolore piano piano passa, inizio a cantare, a stare un po' meglio. Piango per scaricare la tensione. Ma non troppo per non rovinare il leggero trucco del viso.
    Finalmente la fila di macchine ferme inizia a muoversi. Arrivo a destinazione, felice di avere venti minuti prima del famoso appuntamento. Cammino a passo lento fra delle colorate stradine del centro, arrivo in una piccola piazza nascosta e sulla facciata di una chiesa bianca leggo "Chiesetta di San Francesco". Non esito ad entrare, mi siedo nell'ultima fila. Non prego, non  chiedo. Ma resto avvolta in quel silenzio. Immersa in quell'odore d'incenso. Fisso il quadro di fronte. Non penso a nulla. Sospesa. Sento  i tocchi delle campane e mi rialzo, solo Grazie riesco a pronunciare. Esco.
    Mi è bastato un solo momento per donare tutto il mio dolore. 

martedì 17 settembre 2013

Dell'amicizia e delle tazze di caffè

   Il valore dell'amicizia di una persona non si può quantificare, ma è certo che solo con gli amici mi prendo del tempo per gustare un buon caffè. Perchè proprio da lì, in quel momento possono scaturire conversazioni amabili e forti che sanno rimetterti al mondo. 
    Conversazioni che non immaginavi che ti riportano indietro nel tempo o ti proiettano avanti negli anni. E tu ci credi che quel caffè non sarebbe stato più buono in nessun altro momento con nessun altro perchè accanto a te non desideravi condividere con nessun altro quel tratto di Vita. Ed oggi ho incontrato Anna per caso... e per caso abbiamo parlato, è stato come guardarsi allo specchio e riconoscersi. 

Che bella la vita a volte, che belle le sorprese che ci dona. Anche (solo) davanti ad una profumata tazza di caffè.

mercoledì 11 settembre 2013

Delle lunghe corse in treno e dei bambini

   Giravano fra le mie mani dei fogli di carta. Il treno affollato e rumoroso non mi permetteva di leggere il mio libro in pace. Leggo così poco in questo periodo che fatico molto a concentrarmi.
Ma le voci di alcuni bambini ancora di più prendevano la mia attenzione. I loro pianti che via via aumentavano sovrastavano la voce della madre che incalzava nello sgridarli.  Invano, certamente.

Comincio a prendere i fogli fra le mani per piegarli sino a farne delle barchette. Due, di ugual misura. 

Il treno si ferma a Bologna, io continuo nel gioco con la carta  e i pianti stizziti dei bimbi e la voce esausta della mamma non si cessano. So cosa significa la stanchezza di una mamma e la fatica nel gestire i capricci in svariate situazioni. Lo so benissimo!

   Appena riparte il treno vorrei avvicinarmi per regalare le due barchette ai bambini, per distrarli un po' e magari riuscire ad alleggerire la loro mamma. 
Ma un uomo mi precede e borbotta qualcosa di indefinito, spazientito si risiede.
Non oso alzarmi dal mio posto. In silenzio guardo la scena e aspetto che si calmi un po' la situazione. 
I bambini si tranquillizzano piano piano, la madre è nervosa e desiderosa di arrivare nella sua città.

   Ed io rimango a giocare con le due barchette... in silenzio ...dispiaciuta di non avere potuto alleggerire la fatica di quella donna. Forse la prossima volta ... anzi, certamente lo farò.


martedì 10 settembre 2013

Degli incontri e degli inciampi

Alessia sa scrivere molto bene, scrive per il teatro... è mamma come me. Una quarantina di anni. Ha la capacità di stare bene con tutti. La classica persona tranquilla e pacata che ha sempre un sorriso per tutti. Perchè scrivo di lei? 
Perchè pur non essendo una mia amica è una persona che mi fa piacere incontrare nei momenti di "inciampo". E in questo momento inciampo spesso nei pensieri che disordinati vanno ad accatastarsi come panni sulla sedia per essere stirati. 
In questo momento di grande fermento per tanti progetti sento le energie scoppiare e desiderose di essere incanalate in porti sicuri, lontani dalla bolgia e dalla depressione. 

Perchè in un momento in cui stavo per inciampare, lei mi ha soccorso. "So cosa vuol dire avere una madre ammalata"!
La mia si riprenderà presto, ne sono certa. Lo so. Davvero!!!
Ma a lei manca davvero perchè la malattia si è portata via la sua vera mamma ed in cambio nel corpo della sua adorata madre dimora un'altra persona. Che strano delirio la Vita.

E di nuovo questo breve incontro mi ha vivificato. Alessia sa scrivere molto bene, ma sa anche parlare col cuore. è una pedagogista e scrive da sempre. Per il teatro, o forse scrive per la vita di ogni giorno.